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La cosa più importante imparata a scuola? Convivenza e rispetto del prossimo

 

La convivenza e il rispetto del prossimo: questa la cosa più importante cha ha imparato a scuola il 44% degli italiani. Ma anche l’arte di cavarsela da soli, contando sulle proprie forze, è un insegnamento che risale agli anni da studenti (lo afferma il 32% degli italiani). Per il 17% la scuola insegna principalmente il rispetto delle regole, mentre solo il 7% ritiene di aver capito tra i banchi cosa avrebbe voluto fare nella vita.

 

Per il 33% dei rispondenti la scuola dovrebbe coltivare i talenti dei ragazzi e aiutarli a trovare la loro strada, mentre per il 31% dovrebbe avvicinarli maggiormente al mondo del lavoro con progetti concreti. Sarebbe bello che in classe si dialogasse di più sull’attualità, incentivando il senso civico delle nuove generazioni (19%) e che i giovani fossero davvero multiculturali, imparando le lingue e accettando la diversità (12%). Solamente il 5% ritiene che l’uso delle nuove tecnologie dovrebbe essere il focus principale delle scuole di oggi.

 

Questa fotografia della scuola - fra ricordi, giudizi e proposte – emerge da un sondaggio realizzato da Mission Bambini e Groupon, in occasione del lancio del progetto “8+”. Questa iniziativa coinvolgerà 12 scuole selezionate nelle città di Milano, Roma, Bologna, Torino, Genova, Vicenza, Brescia e Napoli: verranno sostenuti otto progetti di interventi di manutenzione ordinaria e fornitura di materiali, in collaborazione con le associazioni di genitori volontari.

L’iniziativa è in corso: dallo scorso 12 settembre, per 3 settimane, ad ogni coupon venduto sui deal selezionati verrà donato 1 euro alle scuole scelte dal progetto 8+. Parte del ricavato dell'iniziativa andrà ai bambini e ragazzi dell'Istituto Omnicomprensivo di Amatrice, colpiti lo scorso 24 agosto dal terremoto. Ecco i principali risultati della ricerca.

 

Le priorità nella scuola
Al di là della competenza degli insegnanti, secondo gli italiani interpellati, la priorità numero uno è la sicurezza degli ambienti, ritenuta fondamentale da quasi la metà del campione (47%). Segue, con il 27% delle risposte, fare educazione per prevenire i fenomeni drammatici, dal bullismo alla droga fino alla corretta alimentazione. Importante per il 13%che la scuola sia promotrice di servizi e attività ricreative quali musica, danza e sport. Che la scuola abbia spazi verdi interessa solo all’8% degli italiani, seguito dalla necessità di avere spazi decorosi (5%).

 

Le piaghe della scuola di oggi
Per il 37% del campione il sistema scuola è vecchio e non al passo con le richieste del mercato, mentre il fenomeno del bullismo e la fragilità dei giovani preoccupa il 26% degli intervistati. Per i nostri connazionali, inoltre, il problema che affligge la scuola oggi è anche la scarsa considerazione di cui godono gli insegnanti (22%) e, forse di conseguenza, l’ingerenza dei genitori, che per il 15% degli intervistati intervengono troppo nella vita dei figli.

 

Il ricordo più bello
Quasi la metà degli intervistati ritiene che le amicizie e la complicità con i compagni rappresentino il ricordo più bello (47%), mentre per il 35% è la spensieratezza di quel periodo ha renderne il pensiero piacevole. Qualcuno non dimentica il momento dell’intervallo (11%) e solo l’8% ricorda il piacere di studiare la materia preferita con il professore del cuore.

 

Il lascito della scuola
La convivenza e il rispetto del prossimo: questa la cosa più importante cha ha imparato a scuola il 44% degli italiani. Ma anche l’arte di cavarsela da soli, contando sulle proprie forze, è un insegnamento che risale agli anni da studenti (32%). Per il 17%la scuola insegna principalmente il rispetto delle regole, mentre solo il 7% ritiene di aver capito tra i banchi cosa avrebbe voluto fare nella vita.

 

La scuola di oggi non convince del tutto. Ma a scuola quanti ritornerebbero volentieri?
Ben il 54% dei rispondenti ha dichiarato che sì, ritornerebbe a scuola, di cui il 52% perché in fondo si è divertito da morire, mentre il 48% perché allora sembrava tutto più facile rispetto alla vita vera, che è dura e complicata. Del 46% che non rivivrebbe il periodo della scuola, il 72% perché è felice di essere ora maturo e indipendente, mentre il 28% perché l’adolescenza è stata difficile e lo studio era opprimente.

«Groupon sostiene da ormai cinque anni onlus e no profit che operano sul territorio italiano, con l’obiettivo di contribuire concretamente a sostenere le comunità locali» afferma Nicola Catarossi, Managing Director Groupon per il Sud Europa: «Questo progetto ci aiuta in particolar modo a sostenere il cuore pulsante della nostra società, la scuola, offrendo un sostegno reale e immediato ad alcune delle realtà che più ne hanno bisogno».

 

Goffredo Modena, Presidente Fondazione Mission Bambini afferma: «Siamo felici di questa collaborazione con Groupon, che darà ancora più forza al nostro impegno verso le scuole e gli studenti del nostro Paese. Siamo convinti infatti che un ambiente pulito, decoroso e sicuro può contribuire a motivare nello studio i ragazzi: per questo dal 2014 sosteniamo interventi di manutenzione ordinaria e partecipata degli edifici scolastici, in collaborazione con le associazioni di genitori. Uno sforzo importante, se pensiamo che in Italia, su oltre 41mila edifici scolastici pubblici, quattro su dieci hanno una manutenzione carente».

 

[articolo tratto da www.vita.it]